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2015 - 2019

En route to the South
En route to the South - parallel migrations

Elena Mazzi e Rosario Sorbello

Wooden behive frames, beeswax, 6 elements 47 x 30 cm each; audio, 15’ - Telai in legno per api, cera, 6 elementi 47 x 30 cm ciascuno; audio, 15’

(1). Elena Mazzi, Rosario Sorbello, ”En route to the South – moving architectures”, 2017. Detail of the installation at Museo Novecento, Florence. Photo Leonardo Morfini, courtesy the artists and Ex Elettrofonica, Rome

(2 - 3). Elena Mazzi, Rosario Sorbello, ”En route to the South – moving architectures”, 2017. Installation at PAV - Parco Arte Vivente, Turin. Photo Francesca Cirilli, courtesy the artists and Ex Elettrofonica, Rome

“En route to the South” is an installation consisting of a series of six bee frames on whose waxed surface are imprinted maps of a number of European cities. The chosen locations represent those countries where statistically a rapid transformation of the domestic economy is taking place on behalf of the new migrant labor force. The reliefs in the wax replace the normal 'hive' pattern imprinted in the frame to guide the bees in the production of the honeycomb. “We started this series in 2015 with the work ‘En route to the South’ which we are still developing and working on. The projects has taken various directions in the last years, adapting to various situations and places taken into account. The research project we are working on is linked to the practice of nomadic beekeeping, which consists in moving the hives from place to place depending on the presence of nectar plants. From the denial of territorial borders to the danger of displacement to which the bees are subjected during the transportation, nomadic beekeeping has interesting similarities to the phenomenon of human migration, as well as some features to the social, economic and political development of the contemporary world. From this premise it came up the idea of using beekeeping as a trigger of relationship and exchange between predominantly immigrants from North Africa and Central Africa and locals. The area of interest is the Mediterranean, and especially we started from Sicily island (IT), a region where beekeeping is widespread. One of our goals for the future is to define a number of migrants which will be introduced to the practice of beekeeping through a series of workshops in which we will focus in particular on the construction of beehives boxes: each person will create its personal beehives box, to be joined by series of beehives boxes donated by the beekeepers themselves, in order to create a shared installation.”

(Elena Mazzi and Rosario Sorbello)

“En route to the South” è un’installazione costituita da una serie di sei telai per api sulla cui superficie cerea sono impresse le mappe di alcune città europee. I luoghi scelti rappresentano quei Paesi in cui statisticamente è in corso una rapida trasformazione dell’economia interna per conto della nuova forza lavoro migrante. I rilievi nella cera sostituiscono la normale trama ’ad alveare’ impressa nel telaio per guidare le api nella produzione del favo. “Abbiamo iniziato questa serie nel 2015 con il lavoro ‘En route to the South’, che stiamo ancora sviluppando e su cui stiamo lavorando. Il progetto ha preso varie direzioni negli ultimi anni, adattandosi alle varie situazioni e ai luoghi presi in considerazione. Il progetto di ricerca a cui stiamo lavorando è legato alla pratica dell'apicoltura nomade, che consiste nello spostare gli alveari da un luogo all'altro a seconda della presenza di piante nettarifere. Dalla negazione dei confini territoriali al pericolo del trasferimento a cui sono sottoposte le api durante il trasporto, l'apicoltura nomade presenta interessanti analogie con il fenomeno delle migrazioni umane, nonché alcune caratteristiche con lo sviluppo sociale, economico e politico del mondo contemporaneo. Da questa premessa è nata l'idea di utilizzare l'apicoltura come innesco di relazioni e scambi tra immigrati prevalentemente nordafricani e centroafricani e la popolazione locale. L'area di interesse è il Mediterraneo, e in particolare siamo partiti dalla Sicilia, una regione dove l'apicoltura è molto diffusa. Uno dei nostri obiettivi per il futuro è quello di definire un numero di migranti che saranno introdotti alla pratica dell'apicoltura attraverso una serie di workshop durante i quali ci concentreremo in particolare sulla costruzione di cassette per le api: ogni persona creerà la sua personale, che sarà affiancata da una serie di cassette per le arnie donate dagli stessi apicoltori, in modo da creare un'installazione condivisa.”

(Elena Mazzi e Rosario Sorbello)

Elena Mazzi e Rosario Sorbello

Elena Mazzi

(Reggio Emilia, 1984) studied at the University of Siena and the IUAV in Venice, after which she trained at the Royal Institute of Art (Konsthogskolan) in Stockholm. Starting from the examination of specific territories, in her works, she reinterprets the cultural and natural heritage of places, interweaving stories, facts and fantasies handed down by local communities, in order to suggest possible resolutions to the man-nature-culture conflict. Her somewhat anthropological working method favours a holistic approach aimed at repairing the rifts that occur in society. She begins the work with observation and proceeds by combining various areas of knowledge. Her works have been exhibited in solo and group exhibitions, including: Whitechapel Gallery in London, BOZAR in Brussels, MAGA in Gallarate, GAMeC in Bergamo, MAMbo in Bologna, AlbumArte in Rome, Sonje Art Center in Seoul, Palazzo Ducale in Urbino, Palazzo Fortuny in Venice, the Golinelli Foundation in Bologna, the Pecci Center for Contemporary Art in Prato, 16th Quadriennale in Rome, GAM in Turin, the 14th Istanbul Biennial, the 17th BJCEM Mediterranean Biennial, Fittja Pavilion during the 14th Venice Biennale of Architecture, COP17 in Durban, the Italian Cultural Institute in New York, Brussels, Stockholm, Johannesburg and Cape Town, and the Bevilacqua La Masa Foundation in Venice. She has participated in various residency programs in Italy and abroad. She is the winner, among others, of the 7th edition of the Italian Council sponsored by the Ministry of Cultural Heritage, the XVII Ermanno Casoli Prize, the STEP Beyond Prize, the OnBoard Prize, the VISIO Young Talent Acquisition Prize, the Eneganart Prize, the Illy scholarship for Unidee, the Pistoletto Foundation, nctm and art Prize, the Sandretto Re Rebaudengo Foundation prize, the Lerici Foundation prize, and Movin’up.

Rosario Sorbello 

(Catania, 1978) lives and works in Turin. He studied Visual Arts at the IUAV University of Venice. Since 2014 he has been part of the artistic collective Gli Impresari, actively researching those forms of artistic production resulting from intellectual speculation and technical innovations, which have guided and determined the development of our visual culture since the age of modernity. Their work has been presented, among others, at: “Della morte e del morire”, Tenuta dello Scompiglio, Lucca; “Uffizi Live”, Gallerie degli Uffizi, Florence; “Talent Prize”, exhibition of the finalists, Museo Macro, Rome; “Manifesta 11”, Cabaret der Kunstler – Zunfthaus Voltaire, Zurich; “Mediàtica (tra performance e propaganda)”, Museo Macro, Rome; “Fluxbooks. From the Sixties to the Future”, group exhibition, Galleria Piazza San Marco, Palazzetto Tito Fondazione Bevilacqua La Masa, Venice.

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Elena Mazzi

(Reggio Emilia, 1984) ha studiato all'Università di Siena e allo IUAV di Venezia, poi si è formata al Royal Institute of Art (Konsthogskolan) di Stoccolma. Partendo dall'esame di specifici territori, nelle sue opere reinterpreta il patrimonio culturale e naturale dei luoghi, intrecciando storie, fatti e fantasie tramandate dalle comunità locali, al fine di suggerire possibili soluzioni al conflitto uomo-natura-cultura. Il suo metodo di lavoro, in qualche modo antropologico, privilegia un approccio olistico che mira a riparare le fratture che si verificano nella società. Inizia il lavoro con l'osservazione e procede combinando diversi ambiti di conoscenza. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive, tra cui: Whitechapel Gallery di Londra, BOZAR a Bruxelles, MAGA a Gallarate, GAMeC a Bergamo, MAMbo a Bologna, AlbumArte a Roma, Sonje Art Center a Seoul, Palazzo Ducale a Urbino, Palazzo Fortuny a Venezia, Fondazione Golinelli a Bologna, Centro Pecci per l'Arte Contemporanea di Prato, 16a Quadriennale di Roma, GAM di Torino, 14a Biennale di Istanbul, 17a Biennale del Mediterraneo BJCEM, Padiglione Fittja durante la 14a Biennale di Architettura di Venezia, COP17 di Durban, Istituto Italiano di Cultura di New York, Bruxelles, Stoccolma, Johannesburg e Città del Capo, Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Ha partecipato a diversi programmi di residenza in Italia e all'estero. È vincitrice, tra gli altri, della 7ª edizione del Concilio Italiano patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali, del XVII Premio Ermanno Casoli, del Premio STEP Beyond, del Premio OnBoard, del Premio VISIO per l'acquisizione di giovani talenti, del Premio Eneganart, della borsa di studio Illy per Unidee, del Premio Fondazione Pistoletto, del Premio nctm e l’arte, del Premio Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, del Premio Fondazione Lerici e di Movin'up.
Rosario Sorbello

(Catania, 1978) vive e lavora a Torino. Ha studiato Arti Visive presso l'Università IUAV di Venezia. Dal 2014 fa parte del collettivo artistico Gli Impresari, che ricerca attivamente quelle forme di produzione artistica derivanti dalla speculazione intellettuale e dalle innovazioni tecniche che hanno guidato e determinato lo sviluppo della nostra cultura visiva dall'età della modernità. Il loro lavoro è stato presentato, tra gli altri, a: “Della morte e del morire”, Tenuta dello Scompiglio, Lucca; “Uffizi Live”, Gallerie degli Uffizi, Firenze; “Talent Prize”, mostra dei finalisti, Museo Macro, Roma; “Manifesta 11”, Cabaret der Kunstler - Zunfthaus Voltaire, Zurigo; “Mediàtica (tra performance e propaganda)”, Museo Macro, Roma; “Fluxbooks. Dagli anni Sessanta al futuro”, mostra collettiva, Galleria Piazza San Marco, Palazzetto Tito Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia.

 

www.elenamazzi.com 

www.gliimpresari.com

Artist

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