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2017

INVOLOINTERRA

Giuseppe Mirigliano

Small parts of oil-on-paper painted miniatures, installation 100 x 350 cm - Piccole parti di miniature dipinte a olio su carta, installazione 100 x 350 cm

(1).Giuseppe Mirigliano, “INVOLOINTERRA”, 2017. Courtesy the artist

(2 -.3). Giuseppe Mirigliano, “INVOLOINTERRA”, 2017, detail. Courtesy the artist

“INVOLOINTERRA” is a suspended set of fragments of miniatures, painted in oil on paper, which tell some emergencies of the contemporary world. Migrants, bodies drowning in the Mediterranean, landscapes in the night, collapsed houses, remains of carcasses in the desert, endless gas pipelines blend together with a mysterious and wild nature, and with the white eyes of contemporary indifference. Stone faces, absent and colorless, of a man isolated in the self-centeredness of the consumer world. Animals lost in the darkness of devastation and fires in the distance. Technological weapons and rubble. These are the elements of a large fragile and evanescent whole, the search for balance between the instability of moments. What remains of the images, which cross our perception every day, to form a distant unconscious, now weak and forgotten? Placed in the darkness of inaction, these images are now only weightless moments. Hence the title “INVOLOINTERRA”, which underlies an unsolvable dichotomy of lightness and weight, light and absence of light, beauty and horror, color and non-colour. What is the link between the different situations that lead to an offended world, under siege of war and continuous social and environmental imbalances? Questions and images suspended like flapping of very thin wings. What is the place for love and life, in the madness of inexplicable contradictions? Among the images there is still room for a father who caresses his daughter before school, for a Nature, which, although subjugated and raped, is still resistant. In a certain sense, the work wants to be only apparently figurative. The whole participates in all the fragility of these instants of the world, held together by a perhaps impossible and delicate beauty; a reflection on the intimate transience of history, an incoherent flow of acts dispersed in the cosmos. The work is accompanied by a poem written by the artist and reproduced on a sheet of glass: “More demolitions of air, / waves of ash / in clouds of gray toxic future. / Underground instability, / a slight shift in position / determines the collapse. / There are very small parts of destinies floating in the chaos. / Billions of endless cut-out stars drown in the mud / after explosion H. / Is a beginning without an end possible? / The vital organs are flying in the moment, / new forms of melted perfection / describe the apocalypse in colour. / Roars and trumpets collide in an immense plain.”

“INVOLOINTERRA” è un insieme sospeso di frammenti di miniature, dipinte a olio su carta, che raccontano alcune urgenze del mondo contemporaneo. Migranti, corpi che annegano nel Mediterraneo, paesaggi nella notte, case crollate, resti di carcasse nel deserto, gasdotti interminabili si confondono insieme a una natura misteriosa e selvaggia, e agli occhi bianchi dell’indifferenza contemporanea. Volti di pietra, assenti e senza colore, di un uomo isolato nell’egocentrismo del mondo dei consumi, animali persi nel buio della devastazione e fuochi in lontananza, armi e macerie tecnologiche. Sono questi gli elementi di un grande insieme fragile ed evanescente; la ricerca di equilibrio tra l’instabilità dei momenti. Cosa resta delle immagini, che attraversano quotidianamente la nostra percezione, a formare un inconscio lontano, ormai debole e dimenticato? Riposte nel buio dell’inazione, queste immagini sono ormai soltanto attimi senza peso. Da qui il titolo “INVOLOINTERRA”, che sottende una dicotomia irrisolvibile di leggerezza e peso, luce e assenza di luce, bellezza e orrore, colore e non colore. Quale legame intercorre tra le diverse situazioni che comportano un mondo offeso, sotto assedio della guerra e dei continui squilibri sociali ed ambientali? Domande e immagini sospese come battiti di ali sottilissime. Qual è il posto per l’amore e la vita, nella follia delle contraddizioni inspiegabili? Tra le immagini c’è ancora posto per un padre che accarezza la figlia prima della scuola, per una Natura, che seppur sottomessa e violentata, è ancora resistente. In un certo senso, l’opera vuole essere solo apparentemente figurativa. L’insieme partecipa a tutta la fragilità di questi istanti di mondo, tenuti insieme da una bellezza forse impossibile e delicata; una riflessione sull'intima fugacità della storia, un flusso incoerente di atti dispersi nel cosmo. L’opera è accompagnata da una poesia scritta dall’artista e riprodotta su una lastra di vetro: “Ancora demolizioni di aria, / ondate di cenere / in nuvole di grigio tossico avvenire. / Instabilità sotterranea, / un leggero slittamento di posizione / determina il crollo. / Ci sono piccolissime parti di destini fluttuanti nel caos. / Miliardi di infinite stelle ritagliate annegano nel fango / dopo esplosione H. / È possibile un inizio senza alcuna fine? / Gli organi vitali stanno volando nell’attimo, / nuove forme di perfezione sciolta / descrivono l’apocalisse a colori. / Ruggiti e barriti si scontrano in una piana immensa.”

Giuseppe Mirigliano

Giuseppe Mirigliano was born in Naples. Artist and architect, he deals with painting, multimedia installations and poetry. Interested in an open and multidisciplinary approach, he tries to merge the need for painting with a wider multimedia, audio and video research in an installation dimension. Among his working methods there is also the participation and research of collective creativity processes, aimed at restoring a choral vision of possibilities and reflecting on some urgencies of the contemporary world. In 1996 he founded and then participated until 2005 in the self-management of an independent space for contemporary art in the University of Architecture of Naples. He studied and attended Riccardo Dalisi's street workshops. He had various experiences in Africa, as a volunteer architect for eco-sustainable projects. In 2005 he graduated in Architecture at the Federico II University of Naples with a research on living in traditional Africa. From 2005 to 2011 he collaborated, as project manager architect, with Aldo Cibic and Chuck Felton in Milan. He worked with them on various international projects and researches, participating in two Venice Architecture Biennials. From 2007 he began his research in photography. He experienced rural life in Puglia, sharing a community vision of work and enriching his imaginative space. From 2016 he resumed his work in painting and installations and opened a studio in Genoa. From May 2019 to April 2020 he was in residence at VIR / Viafarini in Milan. In 2019 he was invited to BocsArt, a residency curated by Giacinto Di Pietrantonio and he participated in “Diffidati”, a collective curated by Michela Murialdo. From November 2019 to January 2020 he exhibited at “Overlap”, at the Galleria Nazionale Cosenza, a collective curated by Michela Murialdo and Andrea Croce. He participated in 2020 with Anna Daneri in the multidisciplinary project “#INSIEME” and created the audio installation “#”, at LaClaque in Genoa. In 2020 his first personal exhibition “1420.405 MHz” was curated by Anna Daneri. In 2021 he participated in “Divago”, a contemporary art festival curated by Mixta, with the work “#Campo”, a site-specific multi-channel audio installation for the Church of San Marcellinus in Genoa. Since 2021 he has been sharing the independent research space SP210 with the artist Anto Milotta, where they organize open studios and exhibitions. In 2022 he held the course of Techniques and Technologies of Painting at the Academy Ligustica of Genoa. In October 2022, on the occasion of the Contemporary Day promoted by Amaci, he opened the exhibition “Etneibma” with Anto Milotta at SP21.

 

Giuseppe Mirigliano nasce a Napoli. Artista e architetto, si occupa di pittura, installazioni multimediali e poesia. Interessato a un approccio aperto e multidisciplinare, cerca di fondere in una dimensione installativa il bisogno della pittura con una più ampia ricerca multimediale, audio e video. Tra le sue modalità di lavoro vi è anche la partecipazione e la ricerca di processi di creatività collettiva, tesi a restituire una visione corale di possibilità e riflettere su alcune urgenze del mondo contemporaneo. Nel 1996 fonda e partecipa poi fino al 2005 all’autogestione di uno spazio indipendente per l’arte contemporanea all'Università di Architettura di Napoli. Studia e frequenta i laboratori di strada di Riccardo Dalisi. Fa diverse esperienze in Africa, come volontario architetto per progetti ecosostenibili. Nel 2005 si laurea in Architettura all'Università Federico II di Napoli con una ricerca sull’abitare nell’Africa tradizionale. Nel 2006 incontra Ettore Sottsass. Dal 2005 al 2011 collabora, come architetto project manager, con Aldo Cibic e Chuck Felton a Milano. Lavora con loro a diversi progetti e ricerche internazionali, partecipando a due Biennali di Architettura di Venezia. Dal 2007 inizia la sua ricerca in fotografia. Incontri e scambi con Roberta Valtorta. Fa un'esperienza di vita rurale in Puglia, condividendo una visione comunitaria del lavoro e arricchendo il suo spazio immaginativo. Dal 2016 riprende il lavoro in pittura e installazioni e apre uno studio a Genova. Da maggio 2019 ad aprile 2020 è in residenza a VIR/ Viafarini a Milano. Nel 2019 è invitato a BocsArt, residenza a cura di Giacinto Di Pietrantonio e partecipa a “Diffidati”, collettiva a cura di Michela Murialdo. Da novembre 2019 a gennaio 2020 espone nella mostra “Overlap”, alla Galleria Nazionale Cosenza, collettiva a cura di Michela Murialdo e Andrea Croce. Partecipa nel 2020 con Anna Daneri al progetto multidisciplinare “#INSIEME” e realizza l’audio installazione “#”, presso LaClaque di Genova. Nel 2020 la sua prima mostra personale “1420,405 MHz” a cura di Anna Daneri. Nel 2021 partecipa a “Divago”, festival di arte contemporanea curato da Mixta, con l’opera “#Campo”, audio installazione multicanale site-specific per la Chiesa di San Marcellino a Genova. Dal 2021 condivide lo spazio indipendente di ricerca SP210 con l’artista Anto Milotta, presso il quale organizzano open studio e mostre. Nel 2022 tiene il corso di Tecniche e Tecnologie della Pittura all’Accademia Ligustica di Genova. A Ottobre 2022, in occasione della giornata del Contemporaneo promossa da Amaci, inaugura presso SP21 la mostra “Etneibma” con Anto Milotta.

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www.giuseppemirigliano.it

Artist

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