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2021

blackmed.invernomuto.info

Invernomuto

Web platform, algorithm, sound archive - Sito web, algoritmo, archivio sonoro

Invernomuto, “blackmed.invernomuto.info”, 2021. Courtesy the artists and Pinksummer, Genoa

“Black Med” is an archive in progress of music and sound objects from the wider area of the Mediterranean. Its main output is accessible online at blackmed.invernomuto.info. The largest portion of the archive is composed of songs that carry different diasporic histories and paths. The selection is overtly non-geographical. It tends to include material that already in itself contains multiple trajectories across the Mediterranean. “Black Med”, according to Iain Chambers, tries to “think with sound, not to think of sound as an object, but to think with it, travel with it”. Since, in the words of Alessandra Di Maio, “the Black Mediterranean is a transnational site of globalization,” “Black Med” does not want to dictate categorical cartographic rules. On the contrary, its aim is to create “holes in the usual maps,” (Chambers) making itself available to be crossed by multiple routes, identities, so that everybody can freely listen to its rhythms and sounds. These trajectories take into account wider geographies, migration routes, as well as money and data flow. The archive consists of music and sounds selected by Invernomuto and a network of contributors (including Paul Gilroy, Rabih Beaini, Donato Epiro, Kareem Lotfy, Ma’an Abu Taleb and other musicians and researchers) that were invited at different stages since the inception of the project. Moreover, the system is open and anyone can upload new sounds into it: the goal is to have a growing archive, a “Black Med” magma, which evolves constantly. Anyone can contribute to it by uploading an audio file (i.e. song, field recording, loop, sonic interference or weapon), plus related visual content and an introductory or poetic text. The project and its archive are reconfigured offline, through sound installations, exhibitions and performances. Divided into different chapters, the “Black Med” listening sessions are a series of performances based on a DJ set, supported by projected slides containing theoretical texts and backstories referring to the musical pieces. The sessions explore different journeys of sound movement, touching topics such as alternate uses of technology, migrations, peripheries and interspecies. Project supported by the Italian Council (7th Edition, 2019) program to promote Italian contemporary art in the world by the Directorate-General for Contemporary Creativity of the Italian Ministry of Cultural Heritage and Activities and Tourism.

“Black Med” è un archivio in progress di musica e oggetti sonori provenienti dalla più ampia area del Mediterraneo. È accessibile online, su blackmed.invernomuto.info, e la maggior parte dell'archivio è composta di canzoni che raccontano storie e percorsi diasporici diversi. La selezione è apertamente non geografica. Tende a includere materiale che contiene già di per sé molteplici traiettorie attraverso il Mediterraneo. “Black Med”, secondo Iain Chambers, cerca di “pensare con il suono, non pensare al suono come un oggetto, ma pensare con esso, viaggiare con esso”. Poiché, nelle parole di Alessandra Di Maio, “il Mediterraneo Nero è un sito transnazionale della globalizzazione”, “Black Med” non vuole dettare regole cartografiche categoriche. Al contrario, il suo scopo è quello di creare “buchi nelle solite mappe” (Chambers) rendendosi disponibile ad essere attraversato da molteplici percorsi, identità, in modo che tutti possano ascoltarne liberamente ritmi e suoni. Queste traiettorie tengono conto di più ampie geografie, rotte migratorie, flussi di denaro e dati. L'archivio è composto da musiche e suoni selezionati da Invernomuto e da una rete di collaboratori (tra cui Paul Gilroy, Rabih Beaini, Donato Epiro, Kareem Lotfy, Ma'an Abu Taleb e altri musicisti e ricercatori) che sono stati invitati in diverse fasi dall'inizio del progetto. Inoltre, il sistema è aperto e chiunque può farlo caricare nuovi suoni al suo interno: l'obiettivo è avere un archivio in crescita, un magma Black Med, che si evolve costantemente. Chiunque può contribuire caricando un file audio (ad es. canzone, registrazione sul campo, loop, interferenza sonora), oltre a contenuti visivi correlati e un testo introduttivo o poetico. Il progetto e il suo archivio vengono riconfigurati offline, attraverso installazioni sonore, mostre e performance. Suddivise in diversi capitoli, le sessioni di ascolto “Black Med” sono una serie di performance basate su un DJ set, supportato da diapositive proiettate contenenti testi teorici e retroscena riferiti ai brani musicali. Le sessioni esplorano diversi viaggi di movimento sonoro, toccando argomenti come usi alternativi della tecnologia, migrazioni, periferie e interspecie. Il progetto è supportato dall’Italian Council (7th Edition, 2019) programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo da parte della Direzione Generale della Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e Attività culturali e Turismo italiano.

Invernomuto

Artist

Invernomuto is the name of the artistic personality created in 2003 by Simone Bertuzzi (Piacenza, 1983) and Simone Trabucchi (Piacenza, 1982). They work and live in Milan. Invernomuto is the author of a series of research projects structured in time and space, from which cycles of interconnected works derive. On a common theoretical basis, Invernomuto tends to think in an open and rhizomatic manner, developing different outputs that take the form of moving images, sounds, performative actions and publishing projects, within the framework of a practice defined by the use – as diffuse as it is precise – of different media. Reality is observed according to documentaristic principles and interests, but for the purpose of creating an imaginative and almost abstract representation, which offers wide margins for reflection and critical interrogation. In particular, Invernomuto investigates subcultural universes, moving through different practices, in which the vernacular language is one way of approaching and appreciating oral cultures and contemporary mythologies, observed with a gaze that aspires to be cross-fertilised and regenerated by it. The declared inauthenticity of some of the materials used plays a fundamental role in this process, which underlines not only the real but also the fictitious and distorted nature of the realities that Invernomuto explores. Both artists also develop individual lines of research, with the musical projects Palm Wine and STILL. Recent shows include: MAXXI, Rome; OGR, Turin; Kunstmuseum Liechtenstein, Vaduz; MACRO, Rome. In 2021 they have participated in the Liverpool Biennial 2021, 58th October Salon-Belgrade Biennial 2021 and Pompeii Commitment, Pompei. Solo exhibitions include: Sismógrafo, Porto (2022); VOID Gallery, Londonderry (2022); The Green Parrot, Barcelona (2021); Auto Italia, London (2020); Galleria Nazionale, Rome (2019); NN Contemporary Art, Northampton (2019); Pinksummer, Genoa (2019); Artspeak, Vancouver (2015); Marsèlleria, Milan (2014) and the ar/ge kunst, Bolzano (2014). Their work has also been exhibited at the 58th Venice Biennale; Tate, London; Manifesta 12, Palermo; Villa Medici, Rome; Alserkal Avenue, Dubai; Kunsthalle Wien, Vienna; Nuit Blanche 2017; Paris, Museion, Bolzano; Kunstverein München, Munich; Bozar, Brussels; FAR°, Nyon; Centre d’Art Contemporain, Geneva; Bétonsalon, Paris; Italian Cultural Institute. Addis Ababa; American Academy in Rome, Rome; PAC, Milan; Vleeshal, Middelburg; Centre Pompidou, Paris; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Turin; Hangar Bicocca, Milan; Netmage 07/09, Bologna; Premio Furla, Bologna; No Fun Fest 2009, New York; Biennale Architettura 11, Venice.

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Invernomuto è il nome della personalità artistica generata nel 2003 da Simone Bertuzzi (Piacenza, 1983) e Simone Trabucchi (Piacenza, 1982). Vivono e lavorano a Milano. Invernomuto è autore di progetti di ricerca articolati nel tempo e nello spazio, da cui derivano cicli di opere fra loro interconnesse. Su una base teorica comune Invernomuto tende a ragionare in modo aperto e rizomatico, sviluppando differenti output che assumono la forma di immagini in movimento, suoni, azioni performative e progetti editoriali, nel contesto di una pratica definita dall’utilizzo tanto disperso quanto puntuale di media differenti. La realtà vi è osservata secondo principi e interessi documentaristici, ma per restituirne una rappresentazione immaginifica e quasi astratta, che apre a margini di riflessione e interrogazione critici. Invernomuto indaga in particolare universi sottoculturali, muovendosi attraverso pratiche diverse, in cui l’idioma vernacolare fa parte di un percorso di avvicinamento e affezione alle culture orali e alle mitologie contemporanee, osservate con uno sguardo che desidera esserne profondamente contaminato e rigenerato. All’interno di questo processo un ruolo fondamentale è svolto dalla dichiarata inautenticità di alcuni dei materiali utilizzati, che sottolinea non solo il dato reale ma anche quello fittizio e mistificato delle realtà che Invernomuto esplora. Entrambi gli artisti sviluppano inoltre linee di ricerca individuali, con i progetti musicali Palm Wine e STILL. Tra le mostre più recenti: MAXXI, Roma; OGR, Torino; Kunstmuseum Liechtenstein, Vaduz; MACRO, Roma. Nel 2021 partecipano a Liverpool Biennial 2021, 58th October Salon-Belgrade Biennial 2021 e Pompeii Commitment, Pompei. Tra le mostre personali Sismógrafo, Porto (2022); VOID Gallery, Londonderry (2022); The Green Parrot, Barcellona (2021); Auto Italia, Londra (2020); Galleria Nazionale, Roma (2019); NN Contemporary Art, Northampton (2019); Pinksummer, Genova (2019); Artspeak, Vancouver (2015); Marsèlleria, Milano (2014) e ar/ge kunst, Bolzano (2014). Il loro lavoro è stato inoltre presentato a 58a Biennale di Venezia; Tate, Londra; Manifesta 12, Palermo; Villa Medici, Roma; Alserkal Avenue, Dubai; Kunsthalle Wien, Vienna; Nuit Blanche 2017, Parigi; Museion, Bolzano; Kunstverein München, Monaco; Bozar, Bruxelles; FAR°, Nyon; Centre d’Art Contemporain, Ginevra; Bétonsalon, Parigi; Istituto Italiano di Cultura. Addis Abeba; American Academy in Rome, Roma; PAC, Milano; Vleeshal, Middelburg; Centre Pompidou, Parigi; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Hangar Bicocca, Milano; Netmage 07/09, Bologna; Premio Furla, Bologna; No Fun Fest 2009, New York; Biennale Architettura 11, Venezia.

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www.invernomuto.info

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