2019
Cartografia dell'orizzonte / Trans-humus. Alex sul sentiero delle Marocche di Dro
Francesca Marconi
Print on fabric, print on cotton paper - Stampa su tessuto, stampa su carta cotone


Francesca Marconi, “Cartografia dell'orizzonte / Trans-humus. Alex sul sentiero delle Marocche di Dro”, 2019. Courtesy the artist
“Cartography of the Horizon” is a project that uses artistic processes to investigate and reactivate social dynamics related to the themes of identity, migration and the borderscape. As in a new atlas, territories and communities, real and virtual, are connected in a new Pangea, through a participatory multidisciplinary research that interweaves documentary and fictional elements. Within this multifaceted project (consisting of workshops, maps, photos and video installations), “Cartography of the Horizon / Trans-humus” represents the result of a workshop with a group of Afro Descendant asylum seekers within an artistic residency in Dro, Trentino (Italy). Characteristic of this landscape are the marocche - “mar” in the local dialect - huge stones of post-glacial origin that arrived on the valley floor and formed about 200,000 years ago, during phases of glacier retreat. This is the new landscape that the new citizens of the valley wanted to interpret and inhabit. This project intended to evoke the relationship between man and nature, where real places meet symbolic spaces, in which we can collectively redefine our terms of identity and redesign our landscape.
“Cartografia dell’orizzonte” è un progetto in progress che utilizza processi artistici per indagare e riattivare dinamiche sociali legate ai temi dell’identità, delle migrazioni e del “borderscape” (o paesaggio di frontiera). Come in un nuovo atlante, territori e comunità, reali e virtuali, si collegano in una nuova Pangea, attraverso una ricerca multidisciplinare partecipata, che intreccia elementi documentali ed elementi di finzione. All’interno di questo progetto multiforme (composto da workshop, mappe, foto e video installazioni), “Cartografia dell'orizzonte / Trans-humus” rappresenta il risultato di un laboratorio con un gruppo di richiedenti asilo afrodiscendenti all'interno di una residenza artistica a Dro, in Trentino. Caratteristica di questo paesaggio sono le marocche (“mar” nel dialetto locale) enormi pietre di origine post-glaciale giunte sul fondo valle e formatesi circa 200.000 anni fa, durante le fasi di ritiro dei ghiacciai. Questo è il nuovo paesaggio che hanno voluto interpretare - e abitare - i nuovi cittadini della valle. Il progetto desidera evocare il rapporto tra uomo e natura, dove luoghi reali si incontrano con spazi simbolici, nei quali poter ridefinire collettivamente i nostri termini di identitaÌ€ e ridisegnare il nostro paesaggio.
Francesca Marconi
Francesca Marconi is an artworker who grew up between Milan and its suburbs, Puglia (south Italy) and Latin America, and has always been interested in mixing and investigating human and geographic border landscapes. Her interest in social issues leads her to conceive the project through relationships and collective experience, which only then becomes form and work. Trained in art, film and dance, she practices syncretism of languages, sharing and creating participatory projects with her host communities and territories. The themes she addresses are those of trespassing, through neo rituals and performances embedded in the landscape. For years she has been involved in contemporary art education for children and adults. She has carried out projects in Italy and abroad, collaborating with numerous institutions, museums, institutes, foundations and associations.
Francesca Marconi è una artworker cresciuta tra Milano e le sue periferie, la Puglia e l’America Latina, da sempre interessata a mescolarsi e indagare i paesaggi umani e geografici di confine. Il suo interesse per le questioni sociali la porta a concepire il progetto attraverso le relazioni e l'esperienza collettiva che solo poi si fa forma e opera. Formata in arte, cinema e danza, pratica il sincretismo dei linguaggi, condividendo e creando progetti partecipati con le comunità e i territori che la ospitano. I temi che affronta sono quelli dello sconfinamento, attraverso neo rituali e performance inserite nel paesaggio. Da anni si occupa di didattica dell'arte contemporanea per minori e adulti. Ha realizzato progetti in Italia e all'estero, collaborando con numerosi enti, musei, istituti, fondazioni e associazioni.
​
​