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2023

Tanimar, crocevia mediterraneo

Anto Milotta

Film 16:9,1920x1080, H.264, 30:00 min., colore, stereo.

Anto Milotta, “Tanimar, crocevia mediterraneo”, 2023. Courtesy the artist

Film essay, strutturato secondo la sequenzialità tipica di un diario di campo, che fonde insieme immagini in movimento di natura documentaristica e di finzione, attraverso un approccio visivo tipico del cinema sperimentale. I materiali che compongono il film sono stati scritti e raccolti durante la prima missione in mare, relativa al PRIN MOBS (Mobilities, solidarities and imaginaries across the borders) a bordo del veliero Tanimar, che indagava attraverso le riflessioni collettive delle ricercatrici e ricercatori coinvolti, lo spazio marittimo relativo allo Stretto di Sicilia. Un’etnografia del mare e nel mare, per ricomporre memorie ed analisi, per rendere pi. visibile la polifonia di voci e la pluralità di visioni sul futuro che caratterizza questo spazio del mediterraneo. Lo stesso che le narrazioni dominanti nel campo politico e mediatico italiano rappresentano come uno spazio di separazione tra aree geograficamente e socialmente distanti, una barriera “naturale” che abissalmente divide realtà differenti. Al contrario, storicamente, il Mediterraneo . prima di tutto uno spazio di incontro, attraversamento, contaminazione tra soggetti diversi. Selezioni e parti dei diari di campo, sono stati letti ed interpretati dal musicista Davide Cangelosi – lo stesso che ha prodotto la musica di apertura e chiusura del film – e associate alle immagini raccolte senza nessun ordine prestabilito durante la missione. Una polifonia di sguardi, contesti, personaggi e situazioni difficili da accostare e utilizzare senza una riflessione profonda e attenta. Il lavoro di archiviazione e indicizzazione, che ha permesso durante la lunga fase di scrittura del montaggio e della color correction – attraverso stratagemmi visuali, come il filtro blu oltremare e l’inversione in negativo –, di uniformare visivamente il tutto e far stare sullo stesso registro narrativo storie di migranti in transito, pescatori, marinai, guardiacoste, umanitari, solidali, funzionari delle forze dell’ordine e delle agenzie europee. Il film diventa allora un viaggio illustrato, tra storie che stanno ai limiti del reale, e che rivelano nella loro stratificazione formale e contenutistica un mediterraneo multiforme, ma pur sempre blu e cangiante come le sue acque e tutto quello che rispecchia e modella.

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https://vimeo.com/778022717 

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Anto Milotta

Artist

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​​​​​​Anto Milotta (Alcamo, 1984) è artista visivo e ricercatore, con un dottorato in Sociologia dei processi culturali e comunicativi, curriculum Migrazione e Processi Interculturali, conseguito presso l’Università degli Studi di Genova. Ha studiato arti visive in diverse accademie di belle arti, specializzandosi nel 2020 in Movies (Moving Images Arts) un master legato alle pratiche filmiche all’interno delle arti visive, allo IUAV di Venezia. La sua ricerca abbraccia tematiche intime e sociali, volte a scandagliare le forze invisibili che animano e determinano il presente. I concetti di limite emotivo e percettivo si relazionano con le problematiche metodologiche e progettuali di medium espressivi come le installazioni, le immagini in movimento e il suono. Le sue opere sono presenti in diverse collezioni museali e ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Dal 2006 lavora come artista visivo e dal 2014 al 2020 ha fatto parte del collettivo Milotta/Donchev con cui ha sviluppato una serie di opere incentrate sul rapporto naturale-artificiale. Contemporaneamente alla carriera artistica si è sempre occupato di allestimenti di mostre presso istituzioni pubbliche e private, della produzione di opere per altri artisti contemporanei e di didattica teorica e laboratoriale. Dal 2024 è docente presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova e assegnista di ricerca del Prin 2020 MOBS (Mobilities, solidarieties and imaginaries across the borders).

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https://vimeo.com/antomilotta

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